venerdì 19 ottobre 2012

Svegliamo le nostre coscienze Assopite!


Kant insiste sulla “minorità” come l’incapacità di servirsi della propria intelligenza. Bisogna pensare con la propria testa. Facendo il contrario, ovvero clonando pensieri, concetti e idee ad altri, si finisce con il perdere la capacità di ragionare. Di conseguenza, si corre il rischio di essere attaccati e infettati da altri perché indeboliti dal non pensare autonomamente. Bisogna liberarsi dai giudizi e pregiudizi trasmessi ed inculcati. Abbiamo un intelletto e dobbiamo ricorrervi in nome del bene e del giusto. Lo stato di “minorità” può tornare infinitamente utile e comodo. Il giovane non fa niente, non prova a sperimentare, non sceglie e non vive ma si lascia vivere. Quando si preferisce lo stato di “dormienti” ci si fa trattare come “animali domestici”. E’ difficile staccarsi dalla minorità. La pigrizia è la causa per cui l’uomo rimane “minorenne” per tutta la vita. E’ tutto un meccanismo! C’è persino chi vuole che non si conosca troppo perché sa che i potrebbero superare il maestro. Quindi si evita di “mettere in scena” la realtà vera in qualsiasi ambito. Molti vogliono essere “minori” perché vengano guidati da altri. Preferiscono rimanere nell’ignoranza ed essere cullati e guidati da altri che si reputano i loro tutori. Questi ultimi controllano e manipolano i“minorenni” che hanno preferito non formarsi, non diventare “adulti”.Li ingabbiano nei girelli per i bambini, intimorendoli circa l’idea di camminare da soli. Terrorizzati e fanciulli rimarranno per tutta la vita. Ipnotizzati, preciserei. Ora che viviamo nel XXI secolo, abbiamo bisogno ancora, e forse ancora di più di queste riflessioni kantiane. Che ci liberiamo al più presto dai comodi girelli, dalle carrozzine per i bambini, attraverso cui ci lasciamo trasportare e trascinare verso mete che non ci appartengono, e proviamo a camminare da soli prima che ci dominino. Svegliamo le nostre coscienze assopite! Svegliamoci!

Gianluca della Corte, III B 

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