martedì 6 novembre 2012

La scuola agli sgoccioli


Aprea: ideologa dell’aristocrazia in lotta con la democrazia

La scuola pubblica è ormai all’orizzonte, sempre più frequenti sono le manifestazioni di studenti, genitori e insegnanti contro i tagli e le leggi che il Ministero sta per mettere in atto, prima fra tutte la così tanto criticata ‘Legge Aprea’ (953). Questa proposta di legge consiste nella privatizzazione di scuole pubbliche al fine di privilegiare quella privata. Nel contesto storico in cui ci troviamo, ove predomina la crisi, tale legge non porterebbe altro che scompiglio, e in molti saranno coloro che non potranno frequentare la scuola. Stiamo dimenticando però che l’istruzione è un diritto del cittadino, l’era in cui la cultura era dei nobili è finita da decenni. Non vogliamo uno stato in cui a governare sia l’ignoranza. La scuola pubblica ha già subito numerosi danni, e il tutto è successo davanti ai nostri occhi, senza che nessuno se ne accorgesse. Il Ministero intende ripristinare le casse dello stato con il nostro sudore e la nostra fatica, mentre i veri ladri si inebriano del loro potere approfittandosi dei  cittadini onesti. Quelli che pagano siamo quindi anche  noi studenti, costretti a frequentare strutture non idonee alle normative, in classi di 30-35 e addirittura 40 studenti. Fare lezione diventa quasi impossibile sia per noi che per gli insegnanti. Il lavoro del docente poi, è inoltre messo a repentaglio, data la scarsa opportunità di lavoro causata dalla riduzione delle classi e dei tagli al sostegno. Con la riduzione delle ore di sostegno infatti i docenti non coprono le ventisette ore scolastiche settimanali che spettano ai disabili. Ancora, la struttura pubblica della scuola è inadatta per il disabile anche a causa dei bagni inaccessibili e delle barriere architettoniche che ostacolano l’entrata nelle aule, e purtroppo la scuola non ha fondi per rimediare a queste mancanze. Allora riuniamoci tutti in un unico coro per riprenderci quello che ci spetta per diritto: il 14 novembre a Napoli ci sarà uno sciopero contro la legge Aprea e i tagli ministeriali, sarà questa l’opportunità per ribellarci e far si che la nostra parola conti.

Maria Delizia Griffo 3Z

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