giovedì 25 ottobre 2012

La Palestra

In ambito scolastico, correlata a tutte le altre materie, vi è l'educazione fisica: un'ora di svago in cui poter, non solo scaricare le proprie frustrazioni e il proprio stress, ma anche dedicarsi alla valorizzazione del proprio corpo. Diviene anche un'ora in cui si ha la possibilità di conoscere nuove persone, di socializzare e di imparare nuove cose. Quale occasione migliore, dunque, per essere a conoscenza di ciò che ci circonda? Ma coi sui pregi e i suoi difetti, dobbiamo stare tutti molto attenti. Essendo un luogo frequentato e  comune, bisogna fare molta attenzione all'aspetto igienico e a quello della sicurezza:
- la qualità dell'aria in ambienti confinati e spesso affollati è di fondamentale importanza per il regolare e salutare svolgimento delle attività. Si richiede dunque di arieggiare gli ambienti per ridurre la concentrazione nell'aria non solo di virus e batteri, ma anche di pollini o altro materiale potenzialmente in grado di indurre allergie. Anche l'usufruire dei medesimi attrezzi, senza alcuna prevenzione, quali asciugamani o salviettine imbevute, aumenta la possibilità di riscontrare malattie anche solo per contatto.
- la sicurezza è un altro punto fondamentale per lo svolgimento delle attività sportive, le quali devono essere svolte in luoghi saldamente strutturati con abituali manutenzioni e supervisioni e attrezzi in grado di supportare pesi e forze varie. Andando più nello specifico ci sono altre cose che devono interessare noi sportivi. Infatti nella palestra della scuola superiore di Casal di Principe, diretta dal dirigente Rosato Domenico, altri problemi sono rappresentati dal tipo di materiale utilizzato e dalla varietà degli sport:
- la nostra palestra è abbastanza attrezzata, permettendoci di praticare sport quali pallavolo, basket, calcio, ping-pong, step. Il problema, se così si può definire, è che ognuno gode di libero arbitrio. Ognuno, cioè, pratica lo sport che più preferisce, basandosi sulle sue migliori capacità  e di conseguenza, ci si limita a praticare sempre lo stesso sport. Le finalità dell'educazione fisica
sono tuttavia tutt'altro che quelle di dimostrare quanto si è bravi in un unico sport, ma quelle di dimostrare di avere conoscenze generali degli sport e di praticarne di diversi per allenare tutte le parti del corpo. Per risolvere tale quesito si potrebbero alternare, in base ai vari giorni della settimana, varie attività fisiche. Altro problema, e stavolta può definirsi tale, è la mancanza di cooperazione, fondamentale nei giochi sportivi. Purtroppo questa mancanza porta ad un'autonomia che in questo caso non dovrebbe prevalere sull'ordine.
Infatti, attualmente, chiunque metta piede in palestra, nota che ci sono 3-4 squadre, che praticano  3-4 sport diversi, con 3-4 palloni che vanno da una parte all'altra della palestra, con una forza, per altro, che potrebbe compromettere la nostra incolumità. Ci si ritrova, dunque, a guardarsi in ogni direzione e non credo che qualcuno voglia passare l'ora di educazione fisica stando continuamente sull'attenti! Una soluzione per restare più tranquilli, sarebbe sostituire i palloni di cuoio con quelli di spugna, in modo tale che anche se venissimo colpiti, non ci verrebbe arrecato alcun danno, vedendo il tutto sotto forma di scherzo. La verità è che anche se mancano i fondi per le ristrutturazioni e per l'acquisto di nuovi materiali, possiamo vantarci di poterci permettere un po’ di tutto grazie al discreto assortimento della nostra palestra. Purtroppo, non possiamo dire la stessa cosa degli spazi esterni. Infatti, sono maggiori le aree costruite e abitate, rispetto a quelle riservate alla natura e agli spazi verdi. Per cui, praticare sport anche all'infuori della palestra scolastica, senza dover pagare in quanto utilizziamo spazi pubblici, è quasi impossibile; mentre invece, si ha l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda i centri sportivi privati, ma di conseguenza, a pagamento. Tuttavia, si dice che ci sia uno spazio pubblico, ora inutilizzato, che il comune di Casal di Principe, potrebbe tranquillamente mettere a nostra disposizione. Ovviamente dovrebbero essere svolte delle pratiche e si dovrebbe aprire un varco che ci permetta di recarci lì anche a piedi, ma sono sicura che con il vostro aiuto e l'impegno da parte nostra, potremmo riuscirci.

                                                                                                  Rossella Piccolo, II C

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