E ora?
Si avvicina...
A volte sopravvalutato e il più delle volte sottovalutato, é giusto definirlo:
'Il primo grande esame della nostra vita'?
Tutto é iniziato con la trepidazione per l'attesa delle fatidiche materie d'esame e, ditemi, a quanti
di voi si è impallato il cellulare per i troppi messaggi dei vostri compagni di
classe? Tra delusioni per alcuni e sollievo per altri, finalmente siamo a
conoscenza, relativamente, di ciò che dobbiamo aspettarci. E ora? Ora inizia
l'ansia per ciò che potrà accadere, ora inizia la scalata verso il traguardo
finale.
Oggi, pensando a tutto ciò, non nasce in voi un senso di malinconia per tutto
quello che lasceremo e allo stesso tempo di impazienza per ciò che arriverà?
Camminiamo per i corridoi della nostra scuola e non ci rendiamo conto che, un
giorno, ognuno di noi diventerà qualcuno che forse oggi neanche immaginiamo.
Guardatevi, vedete un architetto? Un medico? Un muratore? Osservatevi tra di
voi e, ditemi cosa vedete? Il vostro compagno di banco chi diventerà? La vostra
migliore amica, varcate quelle porte per l'ultima volta, sarà più la vostra
migliore amica?
Quanti di voi hanno le idee chiare per il proprio futuro e quanti di voi stanno
lottando per ottenere ciò che sognano? Credo che l'unica cosa che possiamo davvero fare è studiare,
studiare tanto, ma farlo non per il voto, non per i nostri genitori, non per i
professori, ma per la nostra soddisfazione, per le persone che siamo e che
diventeremo, fatelo per poter guardare il mondo con gli occhi di Pascoli,
consapevoli del fatto che in ognuno di noi c'è sempre un fanciullo con brividi,
ma anche lacrime e tripudi; fatelo perché studiare apre la mente e non c'è
niente di più affascinante del guardare, con totale ammirazione, la
perfezione delle statue di Canova e l'enigmatico sorriso della famosa Gioconda;
fatelo perché non c'è niente di più dignitoso dell'emozionarsi nel leggere una
poesia di Shakespeare, ma soprattutto godetevi questi ultimi mesi, perché
questi saranno gli anni che più rimpiangeremo e che meno potranno ritornare.
Lasceremo un pezzo del nostro cuore in questa scuola, lasceremo i nostri più
bei ricordi, lasceremo tra quei banchi i nostri sorrisi, le nostre lacrime, i
nostri abbracci e i nostri sogni, come in una libreria stracolma di libri
accumulati da anni, impolverati e dimenticati, ma che rendono quella libreria
ricca più che mai.
Ai miei
compagni di classe e a tutte le quinte, spaccate tutto e dimostrate chi
siete, questo è il nostro anno.
Maria Cristiano VZ
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